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Waterfront Durres Pepla

2010

Uno dei progetti più significativi di cui ci siamo occupati è quello per l’area di Pepla a Durres;
Nel settembre 2010 il gruppo Lg=Mc con lo studio Inzerillo-Albeggiani progettata per alcune società di progettazione albanesi e come proposta per il ministero del turismo dell’Albania.
 un nuovo progetto di asse lineare attrezzato per il lungomare della città di Durres.
L’area di Pepla oggetto dell’intervento compresa tra due fiumi ha ormai perso la sua identità, il sistema delle pinete, delle dune è distrutto;
L’inquinamento degli scarichi, l’erosione delle mareggiate e la salsedine aggrediscono i palazzi dalle fondazioni, in alcuni punti e con l’alta marea il mare tocca gli edifici, mancando un fronte di protezione dal mare che era dato dalle dune e dalla pineta;
Non esiste un waterfront  gli edifici si insediano lungo la spiaggia in maniera casuale;

L’intervento si può definire di innesto, ad uno stato di degrado si sovrappone l’azione di un asse attrezzato lineare che serve ai margini la città abusiva ricostruendo con una nuova forma la linea di costa e delle dune;

Barriere a mare bloccano l’erosione della spiaggia e ne permettono la ricostruzione;

Si realizza un piano sopraelevato che contiene una parete frangionde e piante delle dune e una barriera verde alta che blocca i venti e diventa asse funzionale al turismo;

La previsione della realizzazione di piazze a mare permetteranno di utilizzare mezzi come barche e case galleggianti per lo sviluppo di un turismo nomade;

Il progetto waterfront definisce in nuovo confine tra la città e il mare ed è composto da una passeggiata a due livelli servito come gli edifici all’interno della parete verde.

La scelta di una barriera verde di alta circa 10 metri permette sia di vedere il mare e dal mare della città molto colorato di notte. Tra la città e il percorso pianta un gran numero di palme e altre piante.

Il muro di confine tra la spiaggia e la strada è servito da molti spazi locali e di servizio che danno una immagine omogenea della città e permettono con le loro luci che illumina la spiaggia di notte e renderlo vivibile. Il percorso superiore viene interpretato come un elemento di luce verde un faro per la spiaggia e per la città che identifica Durazzo nella notte.

La divisione in tre fasce della passerella della città lineare permette di dividere lo spazio in una zona del percorso di servizio degli alberghi e camere e una passerella dei visitatori per il mare che collega con ampie scale che diventano terrazze dalla spiaggia.

Il sistema permette di garantire la continuità della spiaggia di realizzare un gran numero di servizi e di sviluppare un sistema funzionale a basso impatto dal mare e ricostituire una notevole quantità di spiaggia (grazie a sistemi di barriera in mare). Le due piazze centrali, sia a terra che in mare possono creare potenziali nuovi sistemi che diventano le zone commerciali della città.

Per il rivestimento sono utilizzati materiali riciclabili che consentono la creazione di rivestimenti che consentono di risparmiare i tempi di produzione del 30% e minori emissioni di inquinanti.

Si prevede inoltre realizzare in futuro edifici che galleggiano nel mare che consentono di utilizzare cogeneratori dinamici per la produzione di energia per la città.

Sono forniti:

New Green 38.500 metri quadrati.

Nuove aree di servizio 8220 mq.

Sentieri e spiagge nuovi 60 450 metri quadrati.

costo totale circa € 5.000.000

progetto selezionato per la pubblicazione e l’esposizione nel contest architettura ed energia per il made in Italiy dal ministero dello sviluppo economico a rappresentare l’architettura prodotta dagli italiani all’estero 2 selezioni world architecture community award

Giovanni Lucentini Piccolo studio di architettura di 7 mq.

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