PROJECT REPORT
 

 

An idea of  memorial, an idea of  Museum

The entire landscape remains intact; just the pit appears as a moment of reflection in the flat landscape, a secluded spot in the woods.

The pit surrounding the statue of the bird with its harmonious shape welcomes the visitors. It evokes Mother Earth embracing man.  It protects the bird within a different world; it hides it until the moment it comes into the view of the visitors walking along the path from the car park.

The path leading to the pit, dug into the ground, spirals down, making it possible to capture the gradually changing landscape as one descends: from light to dark, until one is in front of the sculpture. It allows you to first have a glimpse of the sculpture from a terrace and then to be able to touch it, once you have reached the bottom.

The bird is placed on a flat surface. The quality of white innocence shines through the green in which it is immersed, a shade of green different from that of the woodlands, surrounding the dove like a frame.  The bird looks down at the windows of the museum from which men, from the lower level and much smaller, need to look up, as if to the mystery of life, in all its greatness.

Plants and flowers different from those of the surrounding landscape adorn the space in which the bird stands.

Nature surrounds the space of death but it is hidden, those inside the pit can only see the sky and the treetops above. All elements are used to create an atmosphere of stillness. The bird is not only the synthesis of the crashed airplane, but also symbolizes the soul of man lying on the ground, his hopes and freedom.

The museum is under the bird because it integrates the sense of being hidden, of being inside the soul of the world. The tree that pierces the bird is small. It gives the sense of smallness but still manages to live and is dedicated to the relationship with the people looking at it; it is proportionate to the size of the place and visitors. It is even more impressive because it represents life in its ever returning cycles and each of us in our insignificance.

After walking a path the bird appears and can be seen from different angles.  A sense of surprise obscures the mystery of death. Words dissect the bird; they are the names of the dead telling a story. It can be caught from different points of view: from above and then ever deeper from within until one can touch the statue of white concrete. Until you immerse yourself in the meaning of nature: it takes life but unceasingly gives it back, in the continuity of the human race.

The whole structure of the place is given by the single pit, an opening into the bowels of the earth.

The whiteness of the sculpture represents purity, but it is engraved with letters:  the names of the dead, the wounds that have left only small traces; not blood but minimum and essential signs, because blood was spilled but those men remain as symbols in the landscape, as well as a landmark in history.

The dove is huge compared to men because it must communicate its identity. The museum, the whole building, the forest, humans surround the dove that becomes the sole expression of human thought. It represents  the lives of those who died and it stands as testimony in the land

L'intero paesaggio rimane intatto; solo la fossa si presenta come un momento di riflessione nel paesaggio pianeggiante, un luogo appartato nei boschi.

La fossa che circonda la statua dell'uccello con la sua forma armoniosa accoglie i visitatori. Evoca la Madre Terra che abbraccia l'uomo. Protegge l'uccello all'interno di un mondo diverso; nasconde fino al momento in cui entra in vista dei visitatori camminano lungo il percorso dal parcheggio.

Il sentiero che conduce alla fossa, scavata nel terreno, spirali verso il basso, il che rende possibile catturare il paesaggio che cambia a poco a poco come si scende: dalla luce al buio, fino a quando si è di fronte alla scultura. Esso consente di avere prima un assaggio della scultura da una terrazza e poi essere in grado di toccare, una volta raggiunto il fondo.

L'uccello è posto su una superficie piana. La qualità dell'innocenza bianco traspare verde in cui è immerso, una tonalità di verde diverso da quello delle foreste, che circondano la colomba come una cornice. L'uccello guarda le vetrine del museo da cui gli uomini, dal livello più basso e molto più piccolo, hanno bisogno di guardare in alto, come se il mistero della vita, in tutta la sua grandezza.

Piante e fiori diversi da quelli del paesaggio circostante adornano lo spazio in cui si trova l'uccello.

La natura che avvolge lo spazio della morte, ma è nascosta, quelli all'interno della fossa può vedere solo il cielo e le cime degli alberi sopra. Tutti gli elementi sono utilizzati per creare un'atmosfera di quiete. L'uccello non è solo la sintesi del velivolo che si è schiantato, ma simboleggia anche l'anima dell'uomo che giaceva a terra, le sue speranze e la libertà.

Il museo si trova sotto l'uccello perché integra il senso di essere nascosto, di essere dentro l'anima del mondo. L'albero che trafigge l'uccello è piccolo. Dà il senso di piccolezza, ma riesce ancora a vivere ed è dedicata al rapporto con le persone in cerca di esso; è proporzionale alle dimensioni del luogo e visitatori. E 'ancora più impressionante perché rappresenta la vita nei suoi cicli che sempre ritornano per noi nella nostra insignificanza.

Dopo aver camminato appare l'uccello e può essere visto da diverse angolazioni. Un senso di sorpresa oscura il mistero della morte. Le parole sull’uccello sono i nomi dei morti che parlano di loro. Si può raggiungere da diversi punti di vista: da sopra e poi sempre più profonda da dentro fino a quando si può toccare la statua di cemento bianco. Fino a quando vi immergete nel senso della natura: si prende la vita nella continuità del genere umano.

L'intera struttura del luogo è data dal singolo pozzo, un'apertura nelle viscere della terra.

Il candore della scultura rappresenta la purezza, ma è inciso con le lettere: i nomi dei morti, le ferite che hanno lasciato solo piccole tracce; non il sangue ma segni minimi ed essenziali, perché il sangue è stato versato, ma gli uomini rimangono come simboli del paesaggio, così come una pietra miliare nella storia.

La colomba è enorme rispetto agli uomini perché deve comunicare la sua identità. Il museo, l'intero edificio, la foresta, gli esseri umani circondano la colomba che diventa l'unico espressione del pensiero umano. Esso rappresenta la vita di coloro che sono morti e si erge come testimonianza nel paese

 

Architetto capogruppo Giovanni Lucentini, Marcello Calà artista Tanya Preminger